PRESS E RICONOSCIMENTI
Sagrantino, un’Anteprima nel segno dell’evoluzione
di Lucia Immacolata Migliaccio
21 Giugno 2021
“… TERRE DI SAN FELICE
Montefalco Sagrantino + Montefalco Sagrantino Vinum Dei
3,5 ha, una rimessa nel Comune di Castel Ritaldi, pochi attrezzi e giusto qualche accorgimento per la gestione dei processi. Questi elementi sono più che sufficienti per la costruzione di una vera e propria chicca: passione e divertimento. I vini talmente arcaici da trovarsi catapultati tra le prime linee della modernità: insieme ai produttori che per fare vino usano l’anfora o vecchi torchi o ancora più remote tecniche micenee.
Il primo campione è inafferrabile e non può che nascondersi anche alla strappatura, quando con una leggera riduzione, fa di tutto per non mostrare il suo vero volto, per sembrare un liquido scontroso e poco edonistico. Si deve scardinare pazientemente la resistenza. Le virtù emergeranno con chiarezza, ed il vino inizierà finalmente a parlare. Con grande e pacata eloquenza.
Vinum Dei è un vino golosamente saporito. La firma del vigneron in tonneau e poi in anfora sa di prugna con appendice speziata, tè affumicato e un po’ di oliva nera essiccata e resina di pino. Potente e sciolto al palato, dal tannino al contempo vellutato ed incisivo.”
L’ARTICOLO COMPLETO: https://www.vinonews24.it/2021/06/21/sagrantino-montefalco-2021-anteprima-nel-segno-evoluzione-lucia-immacolata-migliaccio/
Umbria, via il legno dal Sagrantino di Montefalco: la proposta che apre all’anfora di Antonio Di Spirito
di Davide Bortone
12 Giugno 2021
“… Terre San Felice, piccola cantina artigianale di Castel Ritaldi che sta effettuando prove di affinamento del vitigno Sagrantino in anfora. Si tratta di contenitori di terracotta naturale, non vetrificati, provenienti dalla Toscana, per l’esattezza da Impruneta.
«È una scelta dettata dalla crescente attenzione dei consumatori nei confronti di questo tipo di vinificazione – commenta a WineMag.it l’enologo Andrea Pesaresi (nella foto sopra)- nonché dalla mia esperienza con le anfore maturata in altre cantine come Annesanti e Ninni».
Soprattutto non sono un amante del legno – continua – così come i titolari di Terre San Felice, Carlo e Douchanka Mancini. Siamo convinti che perdere tutto quel frutto, ovvero il grande lavoro della vigna, portato in cantina al solo scopo di valorizzarlo nella sua integrità, sia davvero un peccato».
«La proposta di rendere facoltativo l’uso del legno – aggiunge Pesaresi – va proprio in questa direzione e aprirebbe le porte a tipi di affinamenti alternativi, capaci di esaltare le caratteristiche del Sagrantino giovane. Un’uva che ha bisogno di essere “ammorbidita”, ma non per forza con le tecniche attualmente previste dal disciplinare».”
L’ARTICOLO COMPLETO: https://www.winemag.it/umbria-via-legno-sagrantino-di-montefalco-proposta-anfora/
Anteprima Sagrantino di Montefalco
di Antonio Di Spirito
“Terre di San Felice – Vinum Dei
Profumi di frutta nera e note iodate; il tannino è imponente e gentile; il sorso è sapido, saporito, succoso, fresco e speziatissimo; la chiusura è piacevolmente amarognola.”
L’ARTICOLO COMPLETO: https://www.lucianopignataro.it/a/anteprima-sagrantino-di-montefalco-2/199303/
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